Il Giardino dei Giusti


Un albero per ogni uomo che ha scelto il bene”

Condividiamo alcune riflessioni degli studenti della 3 A Liceo Sportivo sulla visita guidata del 22/1 al Giardino dei Giusti di tutto il mondo, creato nel 2003, dal Comune di Milano e l’Associazione Gariwo, al Parco Monte Stella. Ogni anno nel Giardino sono stati piantati nuovi alberi, per onorare gli uomini e le donne che hanno aiutato le vittime di persecuzioni, difeso i diritti umani ovunque fossero calpestati, salvaguardato la dignitá dell’uomo. Oggi lo spazio per nuovi alberi è esaurito ed i cippi per i nuovi giusti sono sostituiti da targhe.

 

  • Alessandro: ”La guida ci ha detto che è stato scelto il Monte Stella per il Giardino dei Giusti perché è un luogo simbolico, metaforico, perché è stato costruito con le macerie della seconda guerra mondiale, espressione di rinascita della cittá dopo le distruzioni e le ingiustizie della guerra.”

  • Alice: ”Visitando il Giardino ho pensato che ciascuno di noi puó compiere dei gesti, anche piccoli, di altruismo verso gli altri, invece di voltarsi dall’altra parte.”

  • Andrea: “Mi ha colpito che delle persone “normali” abbiano trovato il coraggio, senza temere le conseguenze delle loro azioni, di opporsi a delle ingiustizie.”

  • Angelica: “Il Giardino è un luogo che ti fa riflettere, ti fa mettere in discussione.”

  • Emma: “Ricordo particolarmente la storia di Hamadi ben Abdesslem, guida del Museo del Bardo a Tunisi, che, nell’attentato del 2015, piuttosto che salvarsi, ha pensato a mettere in salvo dei turisti italiani. Quando Hamadi è venuto a Milano per la cerimonia, una persona salvata da lui è venuta a ringraziarlo.”

  • Marta: “Mi è piaciuto scoprire il Giardino dei Giusti, perché, visitandolo, si sente vivo il concetto di umanitá che, a volte, ho l’impressione stia venendo meno.”

  • Noemi: “Il Giardino dei Giusti è una testimonianza per noi giovani, ma anche per gli adulti, che ci sono state e ci sono persone che si oppongono alle ingiustizie ed alla violenza, non si fanno condizionare dal pensiero dominante e con un gesto salvano delle vite”

  • Pierfrancesco: ”La storia che non conoscevo e che mi ha colpito è stata quella di Gino Bartali, campione del ciclismo, che nascose nella sua bicicletta i documenti falsi necessari per aiutare gli ebrei ad avere una nuova identitá.”

 

 

Se volete approfondire trovate al link: https://it.gariwo.net/giardini/giardino-di-milano/ le notizie sul Giardino dei Giusti di tutto il mondo, che è sempre aperto e per cui è disponibile una audioguida su app, ora è possibile visitare dal vostro computer anche il “Giardino Virtuale”.

 

 

Di seguito alcune foto della giornata: L’albero delle Virtù, i cippi dei Giusti di Milano (G.Barbareschi, G.Sala, F. Wittgens) del 2013, la targa dedicata ad Hamadi ben Abdesslem:

 

 

Giardino dei giusti